
JAZZNOSTOP, rassegna musicologica e percorso d’ascolto organizzato dal Comune di Fiesso d’Artico e ideato dalla Biblioteca Primo Maggio, giunge nel 2018 alla 15a edizione.
Dal 27 marzo al 20 aprile alcune delle voci più autorevoli della musicologia afroamericana, in ambito nazionale e internazionale, incontrano il pubblico di Jazznostop e presentano il loro prezioso contributo a “Il jazz figlio dei fiori”, come curiosamente suona il titolo della rassegna.
A cinquant’anni dal 1968 si esplora quel creativo tempo dal punto di vista jazzistico ma con ampio orizzonte sull’universo musicale, arrivando a sentirne effetti e influenze sino ad oggi.
Ferdinando D’Urso, giovane musicista e musicologo, si sofferma sulla cosiddetta Terza Corrente, innovativo filone musicale tra jazz e classica; il Maestro Bruno Tommaso, figura eminente del nostro jazz e della nostra musica, racconta col suo stile pacato ed ironico oltre cinquant’anni di una inimitabile carriera tra aneddoti, ricordi ed esperienze condivise con altri grandi del panorama jazz mondiale; Stefano Zenni, impareggiabile comunicatore e ricercatore, esplora l’incontro tra jazz e rock sul finire degli anni sessanta, con esiti forti, sorprendenti e sconvolgenti; infine Luca Bragalini, studioso diviso tra accademia e appassionata libera ricerca, chiude il ciclo scandagliando l’opera di respiro sinfonico che Duke Ellington dedicò a Martin Luther King, leader del movimento per i diritti civili degli afroamericani assassinato a Memphis proprio nel 1968.
La partecipazione agli eventi, tutti in Sala Consiliare di Fiesso d’Artico alle ore 20.45, è gratuita, ma è necessaria l’iscrizione entro giovedì 22 marzo 2018 a biblioteca@comune.fiessodartico.ve.it.
La realizzazione di Jazznostop è possibile grazie al sostegno di Fondazione Riviera Miranese, alla collaborazione di Veneto Jazz, al supporto tecnico di Hotel Villa Giulietta e Cult Pulp Strumenti Musicali.
LE CONFERENZE
martedì 27 marzo
THE BLACK WARRIOR: UNA TERZA VIA PER LA PACE
Gunther Schüller ricorda il reverendo King
Relatore: Ferdinando D’Urso
Intellettuale dalle dimensioni rinascimentali, Gunther Schüller (1925-2015) si è sforzato nel corso della sua lunga carriera di compositore e musicologo di rendere permeabili i confini musicali; la sua opera si è incanalata lungo una “terza corrente”, imbarcando ad un tempo il meglio dei linguaggi improvvisativi e compositivi del jazz e della musica d’arte occidentale. Nel 1998, trent’anni dopo gli eventi, la sua arte composita ed eclettica volle ricordare una figura fondamentale della Storia americana: Martin Luther King. Attraverso la storia e l’analisi di The Black Warrior si ricostruisce la prospettiva di questo filone della musica contemporanea così squisitamente americano, spingendoci fino alle sue origini teoriche ed estetiche.
martedì 3 aprile
MISSION IMPOSSIBLE FROM 1968
Il musicista di jazz in Italia
Relatore: M°Bruno Tommaso
Il Maestro racconta col suo stile pacato ed ironico oltre cinquant’anni di una inimitabile carriera tra aneddoti, ricordi ed esperienze condivise con altri grandi del panorama jazz mondiale. Ha mosso la sua giovinezza musicale nella Roma esplosiva della fine degli anni Sessanta, in un vero e proprio laboratorio culturale che lo rese via via grande agitatore, precursore, sperimentatore, divulgatore, insegnante, ma soprattutto musicista pieno di passioni, contrabbassista, compositore, direttore d’orchestra, arrangiatore, ma come lui stesso afferma “preferisco, da semplice musicista militante, dipingere alcuni tratti basilari del jazz, indagare senza pregiudizi, approfondire e lavorare creativamente su quegli aspetti (poetici, sociali o tecnici che siano) che maggiormente colpiscono la mia sensibilità, a cominciare dal fatto che stiamo parlando di un’arte che è nata e si è evoluta parallelamente allo sviluppo dei grandi mezzi di comunicazione, ma non è nata per caso”.
La conversazione di Bruno Tommaso, con il supporto di speciali documenti musicali, ha come filo conduttore il complesso delle vicende, dei sentimenti, delle visioni etiche ed estetiche e anche, perché no, delle contraddizioni che hanno caratterizzato la sua carriera dentro il percorso di questa affascinante musica: la sua mission impossible di musicista jazz in Italia.
martedì 10 aprile
1966-68: QUANDO IL JAZZ INCONTRÒ IL ROCK
Breve storia di un amore conflittuale
Relatore: Stefano Zenni
Tra il 1966 e il 1968 molti giovani musicisti inglesi e statunitensi, provenienti sia dal mondo del nascente rock sia da quello del jazz d'avanguardia, esplorarono ben prima di Miles Davis nuove forme di fusione tra generi diversi, generando un terremoto nel mondo della musica, destinato a cambiare i gusti di una generazione. In questa conversazione si raccontano i tanti risvolti di quella vicenda.
venerdì 20 aprile
ELLINGTON’S THREE BLACK KINGS
Nella storia afroamericana con tre re e un duca
Relatore: Luca Bragalini
Sul letto di morte Ellington ha una sola ambascia: fornire le dritte perché i suoi arrangiatori possano portare a termine la sua ultima opera, un balletto intitolato Three Black Kings. Un omaggio a tre grandi Re neri della storia, dalla Bibbia alla contemporaneità dell’ultima maestà, che era il suo amico Martin Luther King.
Parole, immagini e musiche per disseppellire una delle più neglette e affascinanti partiture del Duca.
Fonte: Comune di Fiesso d’Artico